Riccardo Bellandi 
ENRICO MATTEI DEVE MORIRE

Lecce, 2019

pagine: 386

copertina di Andrea Castellani  

VERSIONE CARTACEA 

caratteristiche: br, 13x20 

ISBN: 978-8831629-73-7  / prezzo: 17,00 €

VERSIONE DIGITALE

ISBN:  978-88-31634-32-8 /  prezzo: 1,99 €



GENERE

thriller storico-politico

    

TRAMA

    Primavera 1962. La guerra fredda tra gli Stati Uniti di Kennedy e l’Unione Sovietica di Krusciov è al culmine, tra la crisi di Berlino e quella imminente di Cuba. Il Terzo Mondo è in fermento, gli imperi coloniali europei al tramonto. L’Italia, sull’onda del miracolo economico, sta rapidamente diventando una delle maggiori potenze industriali del pianeta ed è alla ricerca di un nuovo ruolo nello scacchiere internazionale, tra il controverso ingresso nei socialisti nella maggioranza di governo e la prospettiva di importanti riforme economico-sociali.

    Aldo Ganz, un abile mercenario al soldo dell’Occidente, è incaricato dal SIFAR, i servizi di intelligence delle Forze Armate italiane, di impedire un attentato a Enrico Mattei, il potente e discusso fondatore e presidente dell’ENI, che con il suo dinamismo sta scompaginando il mercato petrolifero mondiale. L’attentato è organizzato dall’OAS, un movimento nazionalista francese contrario all’indipendenza dell’Algeria. Ganz, per sventarlo e individuare la talpa che fornisce le informazioni al commando dell’OAS, dovrà agire sotto copertura, facendosi assumere come impiegato nella sede direzionale dell’ENI a Roma, nel nuovo grattacielo del futuristico quartiere EUR. Ganz si trova così a lavorare come traduttore nell’Ufficio Relazioni Pubbliche dell’ENI assieme a nove colleghi. Uno di essi è l’informatore dell’OAS che farà di tutto per celarsi, depistare l’indagine dei Servizi italiani e portare a termine la sua missione: fornire al commando dell’OAS le informazioni necessaria per uccidere Mattei.



IL PROTAGONISTA

    Aldo Ganz, dopo la missione a Gorizia nell'autunno del '46, si trasferisce negli Stati Uniti e, grazie all'intercessione di James J. Angleton, viene subito assunto nella nuova agenzia americana di intelligence, la CIA. L'esperienza accumulata in cinque anni di guerra, la conoscenza di svariate lingue, il duro addestramento coi migliori istruttori provenienti dalla file dell'OSS lo trasformano rapidamente nel più abile agente operativo della CIA specializzato in operazioni sotto copertura oltreoceano. 

     Nonostante la brillante carriera, dopo una decina di anni decide, però, di cambiare vita. Lascia l'Agenzia e si mette in proprio garantendo i suoi servizi al miglior offerente, magnati privati e stati sovrani. All'inizio degli anni '60 è uno dei mercenari più pagati e ricercati nel campo dell'intelligence. Una vita nel lusso più sfrenato, intervallata da missioni rischiose in ogni angolo del mondo, tengono lontano i fantasmi del passato che, tuttavia, continuano ad affiorare. Gana non ha legami sentimentali, nè affetti duraturi. Il suo lavoro e il suo passato lo impediscono. In compenso, i lauti guadagli della professione privata gli consentono di vivere nei luoghi più esclusivi e lussuosi del pianeta, in mezzo al jet set internazionale, tra belle donne e belle auto.